cosa ne dici di questi stracci stesi al sole a sbiancare?

1

già solo per sentire il suo profumo si divideva ogni giorno di più
fra le ore di sole ed emicrania al suo portone
fra le ore di buio ed emicrania alla sua finestra

2

(Ci perdevo il sonno al solo pensiero di trovarmelo a fianco per caso, quel portentoso corpo)
Ma sono solo con le mie mani. Le mie mani restano piene solo di me.
Non mi si dica che gli avambracci ne trarranno giovamento.

3

Ti porto come in bocca lo stupore e fra le mani i fianchi (forti, dicono certi libri)
ma le parole sfumano anche quando non dovrebbero (scrivile, dicono gli stessi libri.
Allora si faranno ossa, e più sottili di quando erano filigrane o idee.)

4

Erigimi un filo di voce per le mie orecchie stanche, un appena di fiato
una postura tenue per queste ginocchia indolenzite, inutili come vuoti a rendere.
Così in un capitolo molto oltre ci sarò io, e mi muoverò veloce.

5

bell’uccellino, belle piume, fatele un nido perchè ci si nasconda!
(eppure giurerei di aver vissuto giornate più fredde
in cui si moriva come cotone e menta)

6

Piccole arance in forma di scrittura,
ma la stagione ne è vuota- come faremo?
Forse lascerai che io ti dipinga i seni.

7

Per vedere tutto il mio che cola dai miei tagli chiamati foglia nel bordo dei tuoi occhi.
Senza cenere fra i denti, vorresti domandarmi qualcosa?
Per esempio, ti ho mai legato le mani alle mie tanto strette da sbianchirle?

8

Ricostruiscimi nell’ottica di ossa più serene.
Rendimi processi di crescita rassegnati e muti.
Fammi un lievito, un argano gentile, lento, oppure riscrivi daccapo.

9

la fenomenologia, cos’è? costa 320 lire e si trova nei mercati coperti
con piattini e radiosveglie, per terra
dove non pisciano i cani.

10

e di schianto, solo ora, l’estate è giunta a maturazione
è alta e piena di propositi
come una giovane donna in abito scollato.

11

Brevi oggetti di danza che mi plasmano la vista di nuove linee:
io amo gli infiniti ponti posti fra te e le tue dita, e
le acque che sotto vi scorrono.

12

(Perchè così è stato insegnato loro:
a raccattare fra le porcherie dei rapporti
ogni minima manifestazione di bellezza.)

§ 3 risposte a cosa ne dici di questi stracci stesi al sole a sbiancare?

  • poetella ha detto:

    questo spazio m’era sfuggito.
    ma ora, no.

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  • Fulvio Sguerso ha detto:

    Eh, la fenomenologia, cara e gentile Greta, la fenomenologia che cos’è? Per alcuni spiriti rari è una scala a chiocciola che sale dai sensi (o meglio dalla riflessione sui sensi)e, di scalino in scalino, di grado in grado, ci porta alle altezze dell’assoluto. Per altri, più realisti, la descrizione dei fenomeni, cioè delle apparenze che ci appaiono filtrate dai nostri sensi e dai nostri concetti. Ma non era questo, certo, che chiedeva la tua domanda nella trama del tuo testo poetico(a cui infatti hai risposto con immagini tue). Allora che cosa ho voluto dirti? Forse che ognuno ha la propria fenomenologia? Forse. O forse ho solo messo in atto le funzione fàtica.
    Anzi, senz’altro. Con ammirazione.

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