fenomeni di collisione

17 marzo 2016 § Lascia un commento

le poche imbarcazioni galleggianti
su una tempera densa, rosazzurra
e le palazzine timide che guardano
la strada, quel paese terminato dalle
narrazioni dove i ciottoli si sciolgono
in rena, e la tue stanze sfasciate in
cui ho lasciato cose duplicate e non
compostabili – nella cantina dove non
scendevamo, poche porcellane
inutilizzate, attrezzi decomposti.
ormai esistiamo solo in un quadro
copiato da una copia mal eseguita,
e nessuno più ci compra, ci paga.
altrove esporremo le nostre vedute
collinari o marittime dopo aver
riprogrammato le nostre cifre
stilistiche: la mia ruotata, la tua
esaurita, un filone d’oro esposto
e saccheggiato che non da più
sostentamento.

fenomeni di collisione

14 marzo 2016 § 1 Commento

le mattine ti regalano l’ustione
e tu a mani aperte contro il muro
nell’impasto del sole che si fa vivo,
nel freddo. ma ancora mi resta il
pensiero che ci siano altre strade,
scorciatoie o mulattiere, e noi
dovremmo restare più spesso
in alta quota, a guardare il livello
allontanarsi e farsi mare, nella
primavera che passa altezzosa
e non ci consegna il fiore, e ci
resta solo un cimelio.

Dove sono?

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