Sé.7
28 febbraio 2011 § 5 commenti
se solo avessi studiato
mi esploderebbero le mani
di poesie terrificanti
saprei controllare gli stalli
che mi estraniano dalla scrittura
ammettere o non scusarmi la stasi
o ancora, levare la comodità delle pigrizia
servirmi strategicamente di una scorciatoia psicologica
parlando di controllo e protezione
(come si dice? ah, sì, resistenza)
invece non ho studiato
posso solo asserire e franare sotto
l’estensione chilometrica della rabbia
che so e che
non sempre voglio sapere di
poter scrivere.
(altri livelli)
20 febbraio 2011 § Lascia un commento
mi faceva l’amore contro
cercando una qualche saracinesca della mia pelle
le spalle a inghiottirmi il volto
Sé.6
20 febbraio 2011 § Lascia un commento
I miei dolori rilegati con cura,
miniaturizzati, ricopiati più e più volte,
riscritti, tradotti, arricchiti di note critiche,
aperti, chiusi, riposti nello scaffale più basso
di fianco ai manuali di giardinaggio e zootecnia.
(altri livelli)
18 febbraio 2011 § Lascia un commento
Ingaggiati a scrivere musica per pubblicità
asfaltiamo strade che portino a piantagioni di oggetti
senza i quali dichiareremmo le nostre mani
esaurite.
tentativo di mappatura.II
15 febbraio 2011 § 1 Commento
voglio una conversione delle statistiche
la deviazione necessaria a confermare le nostri folli aspirazioni
il pensiero razionale
parlare è un bisogno sopravvalutato
il silenzio è un bisogno sopravvalutato
ore 11.09, come primavera
12 febbraio 2011 § 2 commenti
Scavalca il senso delle stagioni
prospettando, a mio dire,
un crollo certo e ineluttabile:
questo sole impudico e vendicativo quasi:
che ci prenda nudi tutti è il rischio
per schiaffeggiarci con una bassa pressione senza precedenti.