15 dicembre 2019 § Lascia un commento

come vedo il tuo corpo in azione
il tuo acciaio, la tua polvere –
e dire che avevo disimparato a guardare
a stare ferma con uno scopo
anche solo a stringerle le mani mentre scivolava nel sonno –
come vedo il tuo corpo
in azione, dicevo, il mattone, la pietra viva
che ti disfa come una narrazione contemporanea
come lo vedo
ora così lontano e privato del contorno
così preciso e diverso
come il corpo che mi si fa addosso mentre mi appoggio
(piano, perché non resti il segno)
alla rete del tempo.

Dove sono?

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