alveo
25 ottobre 2017 § 4 commenti
se io avessi ucciso, per esempio.
se io avessi tolto l’adesivo, lo strato
consistente della piena esistenza umana,
l’attività neurale o anche solo quel tuo tocco
afflitto.
se avessi io tolto il liquido dalle tue carni, le avessi
rese giunco, legname, superficie levigata.
ne avessi sottratto lo spazio
e l’attività temporale che è conoscersi
nello stretto della contingenza.
se io avessi ucciso. se io avessi portato la tua vita
altrove, senza permesso, come davvero ho.
La cucitura
16 ottobre 2017 § 1 Commento
Nella tasca conservava l’aceto, il luppolo, le dominazioni
in fermento del del respiro e la chimica necessaria
ad assolvere la vita. Esistere, uno sbaglio netto portato
a raddrizzare lo sguardo. Le mani. Le colonne e la forza
dei dorsali. Alzarsi come il sole e abbassarsi come la nebbia.
Lo schianto del divenire e l’asciutta, morbida consistenza
del riconoscere il lievito, il nodo.