6 giugno 2019 § 3 commenti
la rabbia:
un sentimento d’occasione
che ti spinge ad accanirti sulla tua propria testa
pugni
fra i capelli
eventualmente
anche al muro
che è ruvido
e ti contude le nocche
nel frattempo
un fagotto è posato vicino
a te, da qualche parte,
non risentendo della risacca.
4 giugno 2019 § 1 Commento
e ora
a quale voce ti affidi?
a quali centrali idroelettriche
chiedi luce?
dove trovi
l’utilizzo del tempo
al di fuori della tua gabbia?
su quali mezzi viaggi
ora che tutto è fermo?
chi traduce i tuoi caratteri incolmabili
sono io
io che do voce
senza permesso
né mandato.
3 giugno 2019 § Lascia un commento
per non parlare di quel tuo arto incapsulato
in ere geologiche incompatibili
delle armi oscene che ti premono sulle mani
degli attacchi così tecnologici che ti staccano dal suolo
e la polvere
che si deposita
sulle carcasse delle automobili
siamo vicini, ormai, così vicini
che crediamo di vederci
invece è il fiato che manca
il fiato
e la scelta del lato, del grilletto
da premere o non premere.