i giorni sono come cani perduti

26 aprile 2014 § Lascia un commento

il crudele protendersi di rami grigi e spogli verso il cielo
è un cero che arde senza consumarsi, una condanna, un abominio
ripeti il volto raso, gli occhi scuri e opachi, la pelle senza più seta,
i ragni posati sotto la cute. dipanami su altre strade, asfaltate magari.
poni confine e recinzioni alle mie terapie del ricordo.

l’ago e il pennello

23 aprile 2014 § Lascia un commento

all’improvviso c’è questo muro, color oliva,
e non ci è dato sapere se il colore sia il suo
effettivo o se si tratti piuttosto di una strana
combinazione di luci e stagioni a comporre
questa tinta, questo muro, dicevamo, dove
l’intonaco sboccia in fiori i cui petali l’umidità
apre con poco garbo ma grande riuscita
scenica, e vicino a questo aprirsi e sfiorire
dell’intonaco un viso di ragazzo s’appoggia
colmo di ansia, la camicia molto in ordine,
mentre origlia una discussione che preferirebbe
non lo riguardasse. il fermento gli accorcia
il fiato. le mani sudate. lo sguardo fisso su
un paralume macchiato. vorremmo che non
ascoltasse, o che almeno potessimo sentire
anche noi.

il disgelo.26

3 aprile 2014 § 12 commenti

velature lievi diceva il meteo, io
impostavo i miei nodi successivi su
offerte di pace, baratti convenienti,
periferici accordi: velature lievi
volevo chiamarlo, il mio giovedì
di calma, col sole sedato e dormiente.

Dove sono?

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