alveo
23 agosto 2020 § Lascia un commento
ah, pëtr, bicchieri,
come transitano per le sale sovraffollate
spostando minima aria,
le pietre levigate dello sgomento,
gridare verso il lastrico,
prendersi per mano di nascosto
e nei momenti di maggior affluenza,
salutarsi per nome e per nome
richiamare l’attenzione,
pacatamente, una mano sul seno,
fissamente negli occhi,
lo slabbramento del cuore promulgato
e rispettato pedissequamente,
e infine sentirsi dire
ti porto a bere una birra
è l’unica vita che ho
un pezzo d’amore
9 agosto 2020 § Lascia un commento
con la musica che sale e scende gli inverni
portandoci su strade incompatibili
i violini che tagliano la carne delle mani:
tu riaffiori da un antro pulitissimo
dove il suono spazza e rade
e insieme seguiamo un corridoio che ci conduce
alla fine del tempo, dove siamo, dove
esistere è un dettaglio trascurabile,
dove la polvere si deposita
sui seni così roventi dell’amore,
ridisegnandoli di una parola nuova,
piccolissima, mai detta.