alveo
26 maggio 2020 § Lascia un commento
qualcosa ti schiarisce le palpebre e non è
un aeroplano, una mulattiera, un disk jockey
quanto piuttosto un fraseggiare tenue
che ti apre da dentro, un quadro dipinto
senza scopo alcuno, una qualche cornice
applicante luce a quella finestra sbarrata,
così incondivisibile, così piena di trasmettitori,
così impavida e recintata, che è l’occhio.
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