l’insostenibile
1 febbraio 2016 § Lascia un commento
è sempre un’angoscia precristiana
ma espressa in termini di religione
e dogma, il rendersi animale dell’umano
sul limite ultimo del pensiero,
un vuoto dissociativo per cui le mani
tornano a terra, a smuovere il terreno –
rigano il vetro, fanno tremare gli
astanti in un disagio più che epidermico:
dove tuona la parola che divide, facendo
di quattro persone quattro inconciliabili
popoli. e la proliferazione non si arresta,
siamo trasportati verso irreparabili
separazioni.
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